Annuntio vobis gaudium magnum, è tornato un grande Moretti "Non so proprio cosa scriverò, è gradevole ma non capisco proprio il messaggio”, sussurra lo spettatore a fianco durante l’anteprima, portavoce del Giornalista Collettivo che una volta l’anno viene sguinzagliato a seguire il cinema e in mancanza di precise imbeccate ha un mancamento. Gradevole un accidenti. “Habemus Papam” riporta Nanni Moretti ai tempi fantastici di “Bianca” e “La messa è finita”: un film morettiano fino al midollo ma non manierista, spassoso e amarognolo, con facce di cardinali così ben scelte che rubano la scena all’attore-regista. Mariarosa Mancuso 15 APR 2011
Leggere Franzen e scoprire che il Romanzo è vivo. Astenersi critici-scrittori Benedetta la separazione delle carriere tra scrittori e critici. Se esistesse, non saremmo tentati di leggere gli articoli di Tim Parks e Nicola Lagioia su “Libertà” di Jonathan Franzen alla debole luce dei risultati ottenuti dai due critici-scrittori nell’arte del romanzo (Domenicale del Sole 24 Ore). Non lo facciamo comunque, Oscar Wilde saprà perdonarci. Ma quanto a capolavori che non lo sono, i due critici temporaneamente sollevati dalla doppia militanza non sono secondi a nessuno. Leggi Non arzigogola ed è scorretto. Tutto il talento di mister Franzen Mariarosa Mancuso 11 APR 2011